Rassegna stampa

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"1503"
view post Posted on 4/5/2011, 15:05 by: "1503"     +1   -1




A Cantù è mancato
il tiro ma lotteremo
per i playoff"
Coach Dalmonte: "Il futuro? Ne parleremo, ma ho sempre detto che Pesaro è un posto ideale"

Pesaro, 4 maggio 2011 - Coach Luca Dalmonte, la squadra è già in vacanza?

"No. propio no".



A Cantù cosa è successo?

"Abbiamo giocato una partita vera contro la seconda della classifica, contro una delle due migliori difese del campionato. Abbiamo giocato una partita tosta, di grande presenza ed applicazione".



Cosa è mancato, allora?

"Il supporto della percentuale al tiro. Ma il senso del match è chiaro: la Scavolini Siviglia ha giocato in casa della seconda della classifica senza timore reverenziale alcuno".



C’è una differente lettura per due gruppi di giocatori?

"Un allenatore deve cercare di non soffermarsi sui singoli. Figurarsi su diversi gruppi di giocatori. Sicuramente c’è uno status di performances diverso. Di certo non rinnego quello che ho detto a Cantù".



Cioè?

"La volontà ed il desiderio di giocare fino in fondo appartiene a tutti. Certo, c’è chi è in un momento favorevole e chi no. Ma per vincere dobbiamo spingere chi sta vivendo un periodo non positivo e tenere conto di chi invece è al meglio".



Due vittorie per i playoff.

"Devono essere un’ambizione ma non un’ossessione. Queste ultime due partite vanno giocato per vincerle. Lo dobbiamo alla proprietà/società, alla gente che ci circonda, ad una maglia che dobbiamo onorare fino in fondo".



Non sarà facile con Avellino e Milano.

"Ovviamente c’è la consapevolezza di due partite di straordinaria difficoltà".



Prima gli irpini...

"Avellino è fondamentale per giocare l’ultima con ancora qualcosa da dire. Non esiste il match con Milano se non si vince con Avellino".



Siamo alla fine. Già iniziato il discorso per il rinnovo?

"Preferirei parlare dell’oggi, del campionato da finire".



Non dipenderà certo da queste due partite.

"Non credo, ma preferirei...".



Ma lei sarebbe disponibile a rimanere?

"L’ho sempre detto e ridetto, anche in tempi non sospetti: il mio desiderio di rimanere è un desiderio assoluto. Fare questo mestiere a Pesaro è una cosa oltremodo positiva, per chiunque ed anche per il sottoscritto. E poi ho una motivazione ulteriore".



Tecnica?

"Tecnica. Questo gruppo ci lascia una base da cui ripartire. E’ una motivazione straordinaria per un allenatore".



Sugli spalti c’è chi preferirebbe un cambiamento in panchina. E’ un rumore di fondo fastidioso?

"Non ho la presunzione di avere un consenso assoluto. Non sono di quelli che cercano l’approvazione popolare. Spero di aver dato l’idea di una persona che lavora. Sono contento che la squadra abbia ottenuto il risultato che la proprietà ci aveva chiesto".



Si aspettava un’annata così di Daniel Hackett?

"Se fossi un populista direi sì. In realtà è andato al di là di ogni aspettiva, anche delle mie. Però vorrei ribadire che si è lavorato per andare oltre. Un lavoro di cui è stato protagonista".



Insomma è una delle colonne per il prossimo anno?

"Lo dice il campo, il contratto, il suo modo di essere, lo dice il buon senso. Lo dico anch’io, insieme con altri"



Conclusione?

"Preferisco lavorare che parlare".

Luigi Luminati

Ma anche no, grazie
 
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6296 replies since 30/3/2011, 12:30   224783 views
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