Rassegna stampa

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/4/2011, 12:01     +1   -1
Avatar



Group:
Member
Posts:
9,176
Reputation:
+284

Status:


Beh, se non altro non si è nascosto dietro al solito "è una partita come le altre" o "vale sempre 2 punti come le altre", spero sia stato in grado si spiegarlo anche ai suoi giocatori, ma ci spero poco.
 
Top
"1503"
view post Posted on 19/4/2011, 12:59     +1   -1




Scavo Siviglia, "Che spettacolo!
E ora si può sognare"
Il presidente Del Moro emozionato per la vittoria nel derby: "E’ stata storica per tanti motivi... L’iniezione di forza e fiducia può spingerci verso i playoff. Il futuro? Siamo pronti a pianificarlo"

Franco Del Moro, presidente della Scavolini Deve ancora smaltire le emozioni il presidente Del Moro. Per uno come lui, che fino all’anno scorso viveva il derby da semplice tifoso, e che ha sempre mantenuto buoni rapporti con i 'cugini' della Sutor, aver sfatato il tabù è una soddisfazione impagabile.
"Non me lo scorderò mai: perché è stata una serata speciale, oserei dire storica per la sede nella quale si è giocata, il capoluogo di regione; perché vincere davanti a 7.500 persone dà molto gusto e naturalmente perché è il mio primo derby vinto nelle vesti di presidente".


Che cosa, in particolare, l’ha colpita sabato?
"L’allestimento era molto bello, devo fare i complimenti alla Fabi che ha saputo trasformare il PalaRossini. C’era tanta gente neutrale e mi auguro che questa partita abbia saputo conquistare nuovi appassionati al basket... e magari qualche nuovo fan anche per la Vuelle — è l’auspicio di Franco Del Moro —: al di là delle due tifoserie organizzate, ho visto che tanti assistevano affascinati allo spettacolo".


Vittoria conquistata come?
"Con un grande impatto sul match, una difesa super, una prestazione di squadra in attacco. Loro erano attanagliati dalla tensione, ma noi abbiamo giocato veramente con autorità. Si vedeva che la gara era stata ben preparata".


E adesso?
"E adesso, con 4 partite ancora da giocare, ci sentiamo sereni per provare a conquistare i playoff. Sotto l’aspetto morale abbiamo ricevuto una bella iniezione di forza, energia e fiducia. Sabato giochiamo in casa nostra contro una delle pericolanti e, se abbiamo certe ambizioni, è una partita da fare nostra, senza tentennamenti o cali di tensione. L’appuntamento è molto importante, a prescindere dalla classifica di Brindisi".


Con la salvezza in tasca forse anche altre sfide diventeranno più leggere?
"Lo spero. Io mi sentivo già salvo a 22 punti, anzi non ho mai pensato che potessimo finire nelle secche, ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno e cercavo di tenere a bada i timori che normalmente ti assalgono nei momenti di difficoltà".


Dunque, è tempo di pensare al futuro?
"Sì. La prossima volta che ci incontreremo cominceremo a programmare la prossima stagione. Ora i proprietari sono tranquilli e felici: sabato Bianchetti e Testaguzzi hanno gioito accanto a me, affascinati dallo spettacolo di pubblico, mentre a Valter Scavolini ho telefonato subito dopo e l’ho pescato in auto da solo che ascoltava la diretta radio mentre a Villa Montani c’era una cena ufficiale, già programmata da tempo, a cui non poteva mancare. La passione della nostra triade non è in discussione!".

Elisabetta Ferri
 
Top
view post Posted on 22/4/2011, 13:48     +1   -1
Avatar

Biancorosso a Vita!

Group:
Member
Posts:
3,494
Reputation:
+16
Location:
Milano

Status:


CITAZIONE
Scavolini, il futuro e già iniziato

Il patron della Vuelle: "Testaguzzi e Bianchetti resteranno in società".
"Nonostante ancora non siamo salvi matematicamente, io credo che già dai prossimi giorni inizieremo a lavorare sul futuro". Parole e musica di Valter Scavolini, proprietario del 40% delle quote societarie della Vuelle.


Il patron guarda già al domani:

"Speriamo di poter fare ancora meglio, visto che lo scorso anno siamo partiti in ritardo e abbiamo dovuto fare le cose di fretta, anche se tutto sommato devo dire che sono venute anche bene. Però fare le cose con calma e ripartire da un buon nucleo di giocatori penso che ci possano permettere di appianare al meglio la prossima stagione. Chiaramente nello sport la matematica non esiste, però il fatto di aver tempo per ponderare tutti gli aspetti, può darci una bella mano".

Altra cosa sicura: i proprietari della Vuelle rimarranno gli stessi di questa stagione:

"In linea di massima credo di sì, visto che Testaguzzi ha già detto che è disponibile a continuare e penso che anche Sauro Bianchetti lo sia".

Passiamo alla partita in programma domani sera alle 20.30 all'Adriatic Arena contro Brindisi che da ieri è già a Pesaro dopo aver giocato e perso per 100-73 il recupero di mercoledì sera a Siena.

Tau Lydeka, che fino a questo momento è stato uno dei giocatori più positivi della Vuelle, è pronto per un'altra battaglia.

"Noi abbiamo bisogno di questa vittoria, però l'Enel ha ancora più necessità di vincere, visto che è in fondo alla classifica. Mi aspetto una partita durissima fino alla fine e credo che la squadra che riuscirà a interpretare meglio il match, conquisterà la vittoria, visto ormai le individualità di ogni squadra si conoscono".

Secondo Lydeka, non ci sarà il rischio che la Vuelle si rilassi dopo aver vinto il derby.

"Non credo proprio, visto che siamo tutti professionisti. Siamo consapevoli che vincendo qualche altra gara, la nostra stagione cambierebbe tanto e quindi vogliamo continuare a mettere punti in classifica per centrare i playoff".

Fonte: Corriere Adriatico - MIRKO FACENDA

 
Top
costantini
view post Posted on 22/4/2011, 14:02     +1   -1




ci manca che si rilassano solo per aver vinto con i quart'ultimi in classifica
 
Top
"1503"
view post Posted on 26/4/2011, 13:50     +1   -1




Pesaro, 26 aprile 2011 - A metà maggio, quando si chiuderà la regular-season, la Vuelle saprà se potrà accomodarsi sotto l’ombrellone o dovrà sfoderare un extra, proseguendo il suo percorso. La vittoria con Brindisi è stata limpida, anche se l’inizio aveva lasciato interdetti. E non è stato per un peccato di presunzione, come si temeva alla vigilia, che l’impatto è stato moscio. Sin troppo facile, da fuori, suggerire a Dalmonte chi sono i suoi uomini più affidabili.



Lo sa benissimo anche lui che Hackett e Lydeka, in questo momento, sono più produttivi di Almond e Cusin. Ma se la Vuelle ha scelto questo assetto per provare ad andare fino in fondo, un motivo c’è: lo ha spiegato senza tanti giri di parole lo stesso coach dopo il successo su Brindisi che ha consegnato alla Scavolini Siviglia il diritto a concedersi una chance di playoff: "Abbiamo già attuato una modifica tre settimane fa, Melli al posto di Alexandrov, che non ha alterato i nostri equilibri. L’impatto sulla partita è importante, ma sapere che dietro hai delle certezze lo è anche di più — dice Dalmonte —. Importante è chi comincia, ma forse di più chi finisce una partita. Perciò questa scelta rimarrà tale sino al termine della stagione".



Lecito, però, chiedersi come mai nel vortice degli insicuri sia finito anche Marco Cusin, che tanto aveva colpito la fantasia con la sua rapidità rapportata alla stazza: "Cuso deve solo prestare più attenzione all’approccio col match, per non trovarsi a pagare la tassa che timbra le sue partire, due falli in un amen. Così come abbiamo aiutato gli altri in difficoltà, lo faremo con lui, ma non lo vedo così in crisi", puntualizza il coach.




Intanto si è visto il miglior Lydeka della stagione: tonico, roccioso, convinto. Nelle ultime due partite i punti della svolta sono arrivati dalle sue mani determinando il break: "Non so dire cos’è cambiato di preciso e perché la palla arrivi più di frequente nelle mie mani — dice il pivot —. Forse me la merito di più perché sono migliorato nel prendere posizione, oppure semplicemente le guardie la fanno circolare più rapidamente”. E in difesa quando entra si sente: "Alzare il livello fisico del gioco è il mio mestiere, portando la giocata dura al limite del fallo: poi c’è chi protesta e gira alla larga, o chi l’accetta e viene a giocare dentro l’area. Dopo un po’ quelli di Brindisi hanno preferito girare alla larga".



Ora però gli avversari che mancano all’appello per chiudere la stagione sono a un livello più alto: "Sia Cantù che Avellino sono ottime squadre, ma forse la più dura sotto il profilo fisico sarà con Milano, avversaria molto grossa. Per battere queste avversarie, che ci sono superiori, bisognerà giocare al massimo delle nostre potenzialità: ogni palla persa, ogni tiro sbagliato, ogni scelta dubbiosa la pagheremo. Per questo ci vorrà la miglior Scavolini Siviglia della stagione".

Elisabetta Ferri

 
Top
view post Posted on 26/4/2011, 14:17     +1   -1
Avatar

Biancorosso a Vita!

Group:
Member
Posts:
3,494
Reputation:
+16
Location:
Milano

Status:


CITAZIONE
Scavolini Siviglia, l'analisi di Dalmonte: 'Play off, sogno ma non ossessione'

La classifica della Scavolini Siviglia (nella foto Diaz) dopo la 27a giornata evoca con un po' di fantasia quel "pick and roll" che è il suo schema preferito: resta inchiodata (nonostante la vittoria con Brindisi) al 9° posto "avulso" dietro le pari-quota Roma e Bologna (a 26 punti), ma con facoltà e speranza di "rollare" fino al 7° posto (che potrebbe essere l'obiettivo di queste tre giornate finali, evitando insomma il martirio con Siena nei quarti), appena un gradino sotto l'altro trio formato da Avellino, Varese e Treviso, il quale si spinge fino al 4° posto, con l'ovvio retro-pensiero che se avesse vinto una o due gare in più, la Vuelle avrebbe potuto davvero ritrovarsi su vette impensate. Ma il traguardo minimo stagionale è stato centrato, e guardando al calendario di questo rush finale (due trasferte, a Cantù e ad Avellino, e poi l'ultima in casa con l'Armani Jeans), l'allenatore biancorosso pensa bene di mettere le mani avanti: «Non vorrei che il giudizio su questa stagione finisse per dipendere dall'eventuale mancata qualificazione ai playoff - avverte - perché l'obiettivo prefissato dalla società era una salvezza "tranquilla", e a questo mi sono attenuto». Il che non significa, neanche per Dalmonte, abbassare la guardia proprio adesso: «Siamo pronti a giocarci tutte le nostre chance per raggiungere i playoff, anche se questa non dev'essere un'ossessione bensì un sogno che ci può spingere ad affrontare le tre gare che restano, che sono terribili, con la massima forza ed ambizione, senza paura e con grande consapevolezza». Del resto il coach ha maturato un giudizio molto positivo sul gruppo ed il momento: «Il trend della costanza, della concretezza e della difesa sta diventando un fattore. Se è vero che segnarne poco, è anche vero che abbiamo una delle migliori difese del campionato. Speriamo di trasportare queste virtù con la necessaria continuità nelle ultime tre giornate». C'è poi un sassolino che Dalmonte ha fretta di togliersi dalla scarpa: «A chi mi suggerisce un diverso quintetto iniziale (3-12 anche sabato la partenza col... freno a mano, ndr) rispondo che devo pensare non ai primi 5 minuti ma a tutti e 40, e questo è l'equilibrio che abbiamo trovato. Conta chi finisce la partita e non chi la comincia, e l'insistere su questo starting five porta molti punti dalla panchina». Il che è ovvio dal momento che dalla panca sbuca Hackett (primo realizzatore della squadra) al posto di Almond. In realtà qualcosa è già cambiato, perché da qualche gara comincia Melli al posto di Aleksandrov, e il giovane lungo sabato ha giocato un ottimo primo quarto. La compagine biancorossa riprende ora ad allenarsi in vista della sfida del primo maggio (ore 11,45) contro una Cantù che ha appena perso il derby con Milano e proprio dall'assalto dell'Olimpia deve difendere il suo prezioso secondo posto.

Giancarlo Iacchini

 
Top
Iac
view post Posted on 27/4/2011, 15:20     +1   -1




CITAZIONE
Sin troppo facile, da fuori, suggerire a Dalmonte chi sono i suoi uomini più affidabili. Lo sa benissimo anche lui che Hackett e Lydeka, in questo momento, sono più produttivi di Almond e Cusin. Ma se la Vuelle ha scelto questo assetto per provare ad andare fino in fondo, un motivo c’è.

Per quanto riguarda la mia critica, non riguardava l'altenativa Cusin-Lydeka bensì la presenza contemporanea nello starting five di Almond e Aleksandrov.
Fare questa "critica" non è stato inutile visto che lo starting five è stato già opportunamente cambiato, inserendo Melli al posto di Aleksandrov, e la mossa ha funzionato.
Resta il problema Almond. Comunque, in generale, l'idea di partire con quintetti deboli per poi potenziare la squadra al momento giusto non è in sé sbagliata, è una tattica come un'altra (anche se non direi sia la più diffusa: di solito si parte col quintetto migliore, ed anche per questo "un motivo ci sarà"...), tuttavia ad una condizione (fondamentale): di non andare sotto regolarmente di 10 punti. Perché poi con Brindisi recuperi, mentre contro altre avversarie non ce la fai!
Tutto qui: questione di opinioni! Con il diritto di esprimere opinioni diverse da quelle del coach che mi auguro sia legittimo anche se fossimo primi in classifica, e tanto più se le partite perse sono più delle vinte (anche a causa delle imbarcate iniziali).
Poi francamente dire che, se parte in quintetto Almond, dalla panchina (cioè da Hackett!) arrivano più punti, è così "tautologico" che l'avrebbe detto anche il Catalano di arboriana memoria (qui nel forum sono troppo giovani per ricordarselo :P ).
 
Top
Quarto_Stato
view post Posted on 27/4/2011, 16:27     +1   -1




CITAZIONE (Iac @ 27/4/2011, 16:20) 
CITAZIONE
Sin troppo facile, da fuori, suggerire a Dalmonte chi sono i suoi uomini più affidabili. Lo sa benissimo anche lui che Hackett e Lydeka, in questo momento, sono più produttivi di Almond e Cusin. Ma se la Vuelle ha scelto questo assetto per provare ad andare fino in fondo, un motivo c’è.

Per quanto riguarda la mia critica, non riguardava l'altenativa Cusin-Lydeka bensì la presenza contemporanea nello starting five di Almond e Aleksandrov.
Fare questa "critica" non è stato inutile visto che lo starting five è stato già opportunamente cambiato, inserendo Melli al posto di Aleksandrov, e la mossa ha funzionato.
Resta il problema Almond. Comunque, in generale, l'idea di partire con quintetti deboli per poi potenziare la squadra al momento giusto non è in sé sbagliata, è una tattica come un'altra (anche se non direi sia la più diffusa: di solito si parte col quintetto migliore, ed anche per questo "un motivo ci sarà"...), tuttavia ad una condizione (fondamentale): di non andare sotto regolarmente di 10 punti. Perché poi con Brindisi recuperi, mentre contro altre avversarie non ce la fai!
Tutto qui: questione di opinioni! Con il diritto di esprimere opinioni diverse da quelle del coach che mi auguro sia legittimo anche se fossimo primi in classifica, e tanto più se le partite perse sono più delle vinte (anche a causa delle imbarcate iniziali).
Poi francamente dire che, se parte in quintetto Almond, dalla panchina (cioè da Hackett!) arrivano più punti, è così "tautologico" che l'avrebbe detto anche il Catalano di arboriana memoria (qui nel forum sono troppo giovani per ricordarselo :P ).

Iac sai bene che qui, sul forum, puoi anche fare a meno di spiegare per l'ennesima volta il perche' delle giuste critiche verso Dalmonte. Non potrei mai venire a una conferenza stampa sua perche' il minimo che farei è ridergli in faccia dopo che spara una delle sue tante cazzate sensa senso e logica. Poi la storia del "quintetto iniziale" è da pubblicare su tutti i manuali di basket come miglior "stronzata" detta in una conferenza stampa. Io credo che la tattica di una probabile partenza ad handicap non sia contemplata in nessun manuale sportivo, forse l'unico che se l'è potuto permetterlo è stato un certo signor Valentino Rossi quando, comunque, aveva la moto un po' meglio degli altri. Ciao Iac e grazie per quello che scrivi.
 
Top
view post Posted on 27/4/2011, 17:34     +1   -1
Avatar

CHI NON LI HA MAI VISTI GIOCARE NON PUO' CAPIRE

Group:
Member
Posts:
8,562
Reputation:
+157

Status:


CITAZIONE (Quarto_Stato @ 27/4/2011, 17:27) 
CITAZIONE (Iac @ 27/4/2011, 16:20) 
Per quanto riguarda la mia critica, non riguardava l'altenativa Cusin-Lydeka bensì la presenza contemporanea nello starting five di Almond e Aleksandrov.
Fare questa "critica" non è stato inutile visto che lo starting five è stato già opportunamente cambiato, inserendo Melli al posto di Aleksandrov, e la mossa ha funzionato.
Resta il problema Almond. Comunque, in generale, l'idea di partire con quintetti deboli per poi potenziare la squadra al momento giusto non è in sé sbagliata, è una tattica come un'altra (anche se non direi sia la più diffusa: di solito si parte col quintetto migliore, ed anche per questo "un motivo ci sarà"...), tuttavia ad una condizione (fondamentale): di non andare sotto regolarmente di 10 punti. Perché poi con Brindisi recuperi, mentre contro altre avversarie non ce la fai!
Tutto qui: questione di opinioni! Con il diritto di esprimere opinioni diverse da quelle del coach che mi auguro sia legittimo anche se fossimo primi in classifica, e tanto più se le partite perse sono più delle vinte (anche a causa delle imbarcate iniziali).
Poi francamente dire che, se parte in quintetto Almond, dalla panchina (cioè da Hackett!) arrivano più punti, è così "tautologico" che l'avrebbe detto anche il Catalano di arboriana memoria (qui nel forum sono troppo giovani per ricordarselo :P ).

Iac sai bene che qui, sul forum, puoi anche fare a meno di spiegare per l'ennesima volta il perche' delle giuste critiche verso Dalmonte. Non potrei mai venire a una conferenza stampa sua perche' il minimo che farei è ridergli in faccia dopo che spara una delle sue tante cazzate sensa senso e logica. Poi la storia del "quintetto iniziale" è da pubblicare su tutti i manuali di basket come miglior "stronzata" detta in una conferenza stampa. Io credo che la tattica di una probabile partenza ad handicap non sia contemplata in nessun manuale sportivo, forse l'unico che se l'è potuto permetterlo è stato un certo signor Valentino Rossi quando, comunque, aveva la moto un po' meglio degli altri. Ciao Iac e grazie per quello che scrivi.

E Quarto Stato nel grassetto è stato leggero.
Un quintetto iniziale si fa basandosi sulle caratteristiche di giocatori per quel match, non per il gusto sadico di partire ad handicap.
Fra l'altro Almond,entrando a gara iniziata, magari si sente più tranquillo e Hackett si sente più responsabilizzato ed evita di fare dei falli del kaiser, chissà...
Iac, non stare a perdere tempo a parlare di un poverino:Dalmonte è irrecuperabile ,leggi la mia firma e dimmi se uno normale può dire certe cose
 
Top
PISAVRVM
view post Posted on 27/4/2011, 17:44     +1   -1




CITAZIONE (9+16 @ 27/4/2011, 18:34) 
CITAZIONE (Quarto_Stato @ 27/4/2011, 17:27) 
Iac sai bene che qui, sul forum, puoi anche fare a meno di spiegare per l'ennesima volta il perche' delle giuste critiche verso Dalmonte. Non potrei mai venire a una conferenza stampa sua perche' il minimo che farei è ridergli in faccia dopo che spara una delle sue tante cazzate sensa senso e logica. Poi la storia del "quintetto iniziale" è da pubblicare su tutti i manuali di basket come miglior "stronzata" detta in una conferenza stampa. Io credo che la tattica di una probabile partenza ad handicap non sia contemplata in nessun manuale sportivo, forse l'unico che se l'è potuto permetterlo è stato un certo signor Valentino Rossi quando, comunque, aveva la moto un po' meglio degli altri. Ciao Iac e grazie per quello che scrivi.

E Quarto Stato nel grassetto è stato leggero.
Un quintetto iniziale si fa basandosi sulle caratteristiche di giocatori per quel match, non per il gusto sadico di partire ad handicap.
Fra l'altro Almond,entrando a gara iniziata, magari si sente più tranquillo e Hackett si sente più responsabilizzato ed evita di fare dei falli del kaiser, chissà...
Iac, non stare a perdere tempo a parlare di un poverino:Dalmonte è irrecuperabile ,leggi la mia firma e dimmi se uno normale può dire certe cose

25 vergognati....!!!!!!!!


Sei un ondivago!!! :D
 
Top
view post Posted on 27/4/2011, 20:07     +1   -1
Avatar

CHI NON LI HA MAI VISTI GIOCARE NON PUO' CAPIRE

Group:
Member
Posts:
8,562
Reputation:
+157

Status:


Lo so :D

 
Top
view post Posted on 28/4/2011, 09:20     +1   -1
Avatar

Biancorosso a Vita!

Group:
Member
Posts:
1,690
Reputation:
+48

Status:



Secondo il "Carlino" Siena e Milano sarebbero interessate ad Hackett..
 
Top
view post Posted on 28/4/2011, 10:04     +1   -1
Avatar

Verona biancorossa

Group:
Member
Posts:
3,903
Reputation:
+158
Location:
Verona

Status:


Vuelle, l’umore è giusto per tentare l’impresa

Il vice Badioli: "Fiduciosi e senza stress".

ASSALTO A CANTU’. Potrebbe portare questo titolo la nuova vita della Vuelle, che guarda l’orizzonte da un’altra prospettiva. Quella di chi si sente finalmente al sicuro ma non ancora sazio.

Così assicura il vice della Scavolini Siviglia Umberto Badioli, che annusa le sensazioni dello spogliatoio con un’esperienza ormai assodata.

"Il momento della squadra è buono, tendente all’ottimo. Preso l’obiettivo che ci ha dato solidità mentale, adesso la squadra vive senza stress e ha ancora margini di miglioramento per provare ad alzare l’asticella. Il cammino è molto impegnativo —ammette “Badio” — però c’è l’umore giusto per provarci: per noi stessi, per i tifosi e per la società".

Come si batte una squadra come la Bennet, che si è dimostrata l’unica realtà affidabile dopo Siena?

"In una partita secca Cantù si può battere, anche se loro vogliono mettere in cassaforte il 2° posto e giocano benissimo, con idee chiare. Questa settimana abbiamo studiato come provare a battere le loro idee, con qualche correttivo. Chiaro che non bisogna farli correre e dunque contenere il ritmo sarà fondamentale. Ma non basterà difendere — sottolinea il vice della Vuelle —, bisognerà attaccare e saperlo fare anche dentro l’area che loro chiudono molto bene: affidarsi solo al tiro da fuori sarebbe deleterio".

Intanto, la proprietà è pronta a programmare il futuro e pare che l’intenzione sia quello di non stravolgere l’impianto del gruppo.

"E io sono d’accordo. Questa squadra ha sostenuto un campionato senza rischi, facendo meglio di squadre come Caserta e Montegranaro che avevano condotto un mercato con ben altre ambizioni. Abbiamo un gruppo giovane, che può fare il salto di qualità. Io ho vissuto stagioni dove si è voluto cambiare solo per provare a fare qualcosa d’altro e si è finito per rimpiangere i giocatori dell’anno prima. Ottenere la chimica in una squadra non è così matematico".

Ripartire da Daniel Hackett, usandolo come?

"Io ritengo che gran parte del merito della sua bella stagione è proprio quello di averlo lanciato come all-around: un giocatore che sa dare impatto ovunque gli venga chiesto sul perimetro. Daniel può dare regia, punti, difesa, in una parola: è uno che risolve le situazioni. Se non perderà la sua umiltà e l’ambizione che lo anima, continuerà a progredire. Le motivazioni fanno la differenza: l’importante per un giocatore è non sentire mai la pancia piena".

Visto lo spettacolo offerto nell’ultima partita, verrebbe voglia di rivedere anche Diaz: ma come si fa con le sue condizioni fisiche?

"Guillermo ci ha raccontato di non aver potuto fare il lavoro di potenziamento che voleva in estate, prima di presentarsi al raduno e che questo gli è stato fatale. Quest’estate sia lui che Collins faranno invece quel lavoro per rinforzare la loro muscolatura: lo dico solo perché mi sembra un bel segnale da cogliere. Poi è chiaro che non devo decidere io queste cose: sono il vice, ed ho pure un contratto annuale...".

Mi pare ci sia la volontà di confermarli....
 
Top
Quarto_Stato
view post Posted on 28/4/2011, 11:19     +1   -1




CITAZIONE (jolly1176 @ 28/4/2011, 11:04) 
Vuelle, l’umore è giusto per tentare l’impresa

Il vice Badioli: "Fiduciosi e senza stress".

ASSALTO A CANTU’. Potrebbe portare questo titolo la nuova vita della Vuelle, che guarda l’orizzonte da un’altra prospettiva. Quella di chi si sente finalmente al sicuro ma non ancora sazio.

Così assicura il vice della Scavolini Siviglia Umberto Badioli, che annusa le sensazioni dello spogliatoio con un’esperienza ormai assodata.

"Il momento della squadra è buono, tendente all’ottimo. Preso l’obiettivo che ci ha dato solidità mentale, adesso la squadra vive senza stress e ha ancora margini di miglioramento per provare ad alzare l’asticella. Il cammino è molto impegnativo —ammette “Badio” — però c’è l’umore giusto per provarci: per noi stessi, per i tifosi e per la società".

Come si batte una squadra come la Bennet, che si è dimostrata l’unica realtà affidabile dopo Siena?

"In una partita secca Cantù si può battere, anche se loro vogliono mettere in cassaforte il 2° posto e giocano benissimo, con idee chiare. Questa settimana abbiamo studiato come provare a battere le loro idee, con qualche correttivo. Chiaro che non bisogna farli correre e dunque contenere il ritmo sarà fondamentale. Ma non basterà difendere — sottolinea il vice della Vuelle —, bisognerà attaccare e saperlo fare anche dentro l’area che loro chiudono molto bene: affidarsi solo al tiro da fuori sarebbe deleterio".

Intanto, la proprietà è pronta a programmare il futuro e pare che l’intenzione sia quello di non stravolgere l’impianto del gruppo.

"E io sono d’accordo. Questa squadra ha sostenuto un campionato senza rischi, facendo meglio di squadre come Caserta e Montegranaro che avevano condotto un mercato con ben altre ambizioni. Abbiamo un gruppo giovane, che può fare il salto di qualità. Io ho vissuto stagioni dove si è voluto cambiare solo per provare a fare qualcosa d’altro e si è finito per rimpiangere i giocatori dell’anno prima. Ottenere la chimica in una squadra non è così matematico".

Ripartire da Daniel Hackett, usandolo come?

"Io ritengo che gran parte del merito della sua bella stagione è proprio quello di averlo lanciato come all-around: un giocatore che sa dare impatto ovunque gli venga chiesto sul perimetro. Daniel può dare regia, punti, difesa, in una parola: è uno che risolve le situazioni. Se non perderà la sua umiltà e l’ambizione che lo anima, continuerà a progredire. Le motivazioni fanno la differenza: l’importante per un giocatore è non sentire mai la pancia piena".

Visto lo spettacolo offerto nell’ultima partita, verrebbe voglia di rivedere anche Diaz: ma come si fa con le sue condizioni fisiche?

"Guillermo ci ha raccontato di non aver potuto fare il lavoro di potenziamento che voleva in estate, prima di presentarsi al raduno e che questo gli è stato fatale. Quest’estate sia lui che Collins faranno invece quel lavoro per rinforzare la loro muscolatura: lo dico solo perché mi sembra un bel segnale da cogliere. Poi è chiaro che non devo decidere io queste cose: sono il vice, ed ho pure un contratto annuale...".

Mi pare ci sia la volontà di confermarli....

Mi sbilancio per il prossimo campionato:

Collins e Diaz confermati se al 100% come condizione fisica. Verificare le condizioni di Sakota. Se puo' tornare a giocare ad alti livelli lo riproverei a metterlo in squadra coprendomi pero' con Ivanov.
Un'ala piccola comunitaria capace di fare un po' di tutto, ossia Branko o uno come lui.
Il resto gia' si sa, cioe' Hackett, Traini, Flamini, Cusin e Lydeka.
Allenatore Ticchi
A me una squadra cosi'... piace assai.
 
Top
halebop4
view post Posted on 28/4/2011, 11:25     +1   -1




CITAZIONE (Quarterback @ 28/4/2011, 10:20) 
Secondo il "Carlino" Siena e Milano sarebbero interessate ad Hackett..

Iniziamo eh... è per questo che quando la società dice che abbiamo un buon nucleo per il prossimo anno mi viene sempre un po' da ridere...
Squadre con budget come il nostro non hanno la forza economica per trattenere i giocatori più buoni. Senza considerare il discorso Coppe Europee. Se lo vogliono squadre come Milano, Roma e Siena ci portano via il nostro nucleo in un amen... speriamo non vada così.

Che contratto ha Daniel? Non mi pare comunque che abbia un annuale.


:flagBR:

 
Top
6290 replies since 30/3/2011, 12:30   224519 views
  Share