| "GIustamente, dopo un'indigestione di emozioni così forti, bene ha fatto Ricky Paolini a lasciar parlare la sua «pancia», lasciando sul tavolo della sala stampa le sta- tistiche. Il magico successo contro Reggio Emilia, infatti, è nato dal cuore, dalla voglia e dallo spirito di sacrifìcio dei suoi uomini. Ma queste qualità si leggono persino nelle cifre della straordinaria gara che ha riconciliato Pesaro con la pallacanestro, e anche con la sua squadra. DOPPIA CIFRA. Quattro uomini in doppia cifra, di cui due inaspettati: 16 punti per Judge, non più mani di pietra (8/10 al tiro) e l i per un Raspino infallibile dall'ar- co (3/3). Gli altri due sono Wright (21 punti, di cui 15 nella ripresa,uomo dei momenti caldi) e Ross (10p), che in una serata dove ha ca- pito che i protagonisti erano altri ha dimostrato che sa stare anche in secondo piano: 5 rimbalzi, 3 re- cuperi e 3 assist per "Q". E pazienza per le 4 palle perse.LE PICCOLE COSE. Alcune setti- mane fa Mike Silvester, che continua a seguire le vicende della Vuelle su internet, aveva scritto che nelle partite punto a punto ci sono due obblighi per vincere: non concedere rimbalzi offensivi e non sbagliare i tiri liberi. Consultinvest e Grissin Bon hanno fatto a metà: Pesaro ha sbagliato ben 8 tiri liberi (5/12, per una per- centuale del 42% che coach Paolini ha definito «patetica»), ma Reggio ha concesso ai padroni di casa ben 14 rimbalzi offensivi. Evidentemente hanno pesato di più i secondi possessi e comunque non va dimenticato che 4 di quei 5 liberi messi a segno sono stati se- gnati quando contava. GIOCO DI SQUADRA. Reggio Emilia è considerata dagli adetti ai lavori una coooperativa, cioè la squadra che crede maggiormente nel collettivo. Avendo un play come Cinciarini, che viaggia a 6 assist di media, è facile totalizzarne 10 di squadra. Ebbene, Pesaro do- menica ha fatto meglio, smazzandone 15: il particolare importante è che 3 sono arrivati da Ross, considerato un individualista, 3 da Musso, considerato un istintivo, e altri 3 da Lorant, cosa rara per un lungo.Un assist, bellissimo fra l'altro, l'ha dato anche Judge, un altro Raspino, mentre Wright ha fatto il «suo» con 4. Se si comincia a pensare di squadra, pescando sempre il compagno più libero, il modo di giocare cambierà parecchio, diventando più efficace. FATTORE CAMPO. Nelle ultime gare casalinghe l'atmosfera si era fatta cupa e piuttosto moscia. Nemmeno la curva - sempre calda, ma numericamente scarsa - riusciva più a svegliare le tribune e lo choc subito contro Avellino aveva lasciato il segno, con parecchi vuoti sugli spalti e un pizzico di diffidenza fra chi aveva scelto comunque di esserci. Ma stavolta lo spirito messo in campo dai biancorossi è stato diverso e la gente lo ha colto: mai un cedimento, una testa bassa, una faccia storta, una distrazione. E quando Diener ha fatto 0/2 dalla lunetta a 19" dalla sirena si è capito che gli dei del basket stavano confezionando uno straordinario finale.
TRE GIORNI liberi. Meritatissimi, dopo l'impresa che ha regalato alla Vuelle una sosta da affrontare col sorriso sulle labbra e un permesso straordinario a Wally Judge, che finora non era mai tornato a casa, giusto premio dopo la grande partita disputata. LA truppa riprenderà gli allenamenti giovedì e lavorerà anche nel week-end in cui si gioca la Final Eight di Coppa Italia a Desio. Poi lunedì libero, come d'abitudine, per riprendere la settimanatipo che porterà verso la trasferta di Roma del 1° marzo. Chissà se per quella data Crow, non entrato contro Reggio Emilia, farà ancora parte del- la squadra oppure no."
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