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Non condivido la lettura di Alfordino: è lo stesso Costa a dirci che non ci sono buchi da coprire, ma un budget in linea con la scorsa stagione. Il problema di fondo è sempre la struttura societaria: non riesce a produrre cifre superiori a queste. È una questione congenita al consorzio stesso, che prevede tantissimi piccoli attori, ma rifiuta l'attore protagonista (in termini economici ovviamente). Costa è l'imperturbabile guardiano dello status Quo. Dicono non ci siano alternative, forse è vero, ma nessuno l'ha mai provato. Banchi non ci si è neanche messo, Repesa (forse per mancanza di altre opportunità) ci ha provato 2 volte, ma è una guerra persa in partenza: questa è una società che da 11 anni non punta a migliorarsi, non ha una visione futura, non conosce ambizione, conosce solo la sopravvivenza. E noi ci siamo così abituati da poter pensare che i giocatori scarsi di quest'anno siano colpa dell'allenatore dell'anno scorso. Concordo in pieno con Gabri85. Il consorzio sembra una cooperativa di piccoli azionisti, che non si devono pestare i piedi fra di loro, con la forte presenza del comune garante, altrimenti come si spiega l’avvicendamento a presidente da Amadori (rappresentativo di chi?) ad Arceci, ex portavoce del sindaco. Ciò che conta è che possa rimanere in piedi la struttura, il resto è marginale. Se ne sono accorti sia Banchi che Repesa, che hanno giustamente preso il largo. |