Perego VATTENE!!!, Le buone e sane tradizioni

Questo topic è tornato di moda tanto che sostituisce quello della partita!

In effetti la mossa di ieri suonava tanto a Boniciolli... anche lui l'anno scorso era passato dal fargli sventolare asciugamani in panchina, a dargli minutaggio da titolare (settimana scorsa 3min).... ed in un certo senso non si può dire che non abbia avuto un effetto positivo, è la prima partita che ci siamo giocati seriamente, 35 minuti sono definitivamente troppi, e di molto, ma alla fine guardi il tabellino ed ha il migliore +/- della squadra con +8.
Raramente ha grandi prestazioni statistiche, ma fa da uomo collante facendo il lavoro sporco che altri non fanno e non avendo bisogno di tiri. Il problema ieri è stato, come già indicato, che Mezzanotte ha spaccato la partita, e spesso era il suo uomo.

Quindi concordo con voi con le tre cause della sconfitta:
- Mezzanotte: che sembrava Dirk.
- Tiri liberi: 16 errori in una partita che va al supplementare sono una condanna.
- Dimenticarsi in panca Eboua: è stato l'altro con +/- molto positivo (+5) ma a parte questa stat che a volte inganna, è stato l'uomo che con la sua grinta, difesa, voglia, ha rimesso tutta la squadra sul giusto binario. Ed è stato completamente dimenticato nell'ultimo quarto, a parte un paio di scampoli di possessi. Sarebbe servito anche solo metterlo per i possessi difensivi nelle ultime azioni. Non volevi togliere Zanotti nonostante i 35 min? Mi può stare bene, ma potevi comunque togliere Chapman (la sua difesa sull'ultima azione dei regolamentari è la causa della sconfitta-andatela a rivedere) o Thomas, o Mussini per i possessi difensivi aggiungendo cm e fisico.

Come quarto fattore, potrei aggiungere il mio pallino fisso: il primo timeout nel secondo tempo è stato chiamato a 1:30 dalla fine della partita. Credo che alla fine ne abbiamo usati solo 2 dei 3. Sono sicuro che ci sono stati dei momenti, in cui eravamo in vantaggio e ci rimontavano, in cui si sarebbe potuta fermare la partita.

Non dimentichiamo però i fattori a favore, che difficilmente si ripeteranno:
- 44 tiri liberi tirati. Non ci capita molto spesso. (alcuni sulle triple specialità della casa - 8 metri - di Barford, fischi molto rari)
- una squadra che veniva regolarmente massacrata a rimbalzo, un giorno si sveglia e ne prende VENTI più degli avversari, e soprattutto 28 offensivi, rispetto a 27 difensivi. Deve essere una delle più assurde anomalie statistiche che ho osservato in vita mia.

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Tutti questi dettagli a parte, è stata una partita strana.
Non riuscirò mai a tifare contro la VL, è più forte di me, ma ad un certo punto eravamo a ZERO e mancava poco alla fine del primo quarto... a parte che potevamo fare un record e fare notizia... ma credo che in pochi pensavano di rimetterla in piedi (sti ragazzi sembravano completamente bloccati mentalmente, che differenza con l'attacco mostrato a Brindisi - allo stesso tempo, non era assolutamente semplice uscire da quel baratro e rimetterla in piedi così rapidamente, quindi un po' di carattere lo devono avere, in fondo in fondo), ed anche il pubblico era decisamente poco contento (eufemismo). Se avessimo preso un'altra sbandata, magari la società si sarebbe finalmente decisa a muoversi.
Invece così la sconfitta fa male il doppio: perchè l'abbiamo buttata, e perchè si considererà che stiamo migliorando e che c'è ancora tempo per prendere decisioni.

Altro paio di dettagli che mi sono tornati in mente leggendo la rassegna stampa:
1) Utilizzo dei falli a disposizione prima del bonus molto negativo, spesso arriviamo a fine quarto senza averni commessi 4 (mancanza di fisicità dif) e senza sfruttare questo vantaggio. E' esperienza dei singoli, ma anche direttive del coach.
2) non so se sull'ultima azione dei regolamentari ci fosse fallo o meno, l'inquadratura non aiutava. Però so con certezza che Chapman ha difeso da schifo. E siccome lo stesso coach indica che il suo impegno difensivo era un po' svanito avendo 4 falli, trattandosi di un'azione singola a fine partita dove si possono fare cambi, penso che con Eboua al suo posto l'avremmo vinta. (non avrebbe concesso la linea di fondo così facilmente)



Nelle partite consecutive con Bologna e Brindisi, in cui mi era piaciuto molto, pur con i logici difetti. alcune tracce del giocatore che potrà diventare si sono viste. E sino a quella partita c'era anche stato un percorso in crescita che faceva minimamente sperare. Ora invece sembra essere tornato al blocco mentale estivo. Come giustamente scrivi anche tu, se non hai minuti e giochi in una situazione di costante tensione, è dura migliorare.
L'operazione triennale poteva avere senso se:
- si prendeva in considerazione, come scritto da Fonsie in tempi non sospetti, che il suo massimo livello era stato giocare in una squadra di A2 tedesca, peraltro retrocessa.
- di conseguenza, il triennale includeva un primo anno dato in prestito altrove, in un campionato di livello inferiore, dove farsi le ossa e giocare tanti minuti, con la possibilità di sbagliare senza il fucile puntato alla testa.
- con un anno di esperienza in più, poteva venire fuori il giocatore che gli stessi scout NBA aspettano (vista da questo lato, non è solo Perego ad avere grandi aspettative sul ragazzo) ancora di nostra proprietà e pronto per un esordio nella massima serie più graduale. Un anno può fare un'enorme differenza quando si è giovani e con potenziale.

Ma come al solito, non ci sarebbero stati i soldi per "parcheggiare" altrove un giocatore per il futuro, ed acquistare uno per il presente.

- Metterci sempre più voglia, corsa, tigna degli avversari.
- Essere fantasiosi, sia in difesa che in attacco, per rendere l'atipicità della squadra un'arma.
- Essere fantasiosi anche dalla panca, variare, provare soluzioni che l'avversario non si aspetta.

Penso che questi tre ingredienti fossero fondamentali (insieme logicamente alla crescita individuale dei giovani) per chiunque fosse positivamente sorpreso dalla scelta di provare un progetto completamente differente. Non c'è bisogno di scrivervi che l'ìdea mi piaceva, l'ho sostenuta spesso.

Nessuno di quei tre punti è stato portato sinora a pieno sviluppo. Si sono visti alcuni lampi, ma sono rimasti tali. E la mentalità ed il modo di andare in campo non ha nulla a che fare con gli infortuni, che in questo caso non possono essere un motivo di giustificazione.

Non siamo mai stati quelli che lottavano di più con continuità.
Non abbiamo mai sfruttato la presenza di tanti giocatori intercambiabili, la potenzialità al tiro da lontano, abbiamo solo sofferto la fisicità avversaria che ne deriva. Raramente abbiamo giocato di squadra fidandosi dei compagni e facendo circolare rapidamente la palla (la trasferta di Brindisi era stata una speranza)
La zonetta 3-2 oramai sarà nel report di ogni coach avversario da tempo. Pressing a tutto campo abbandonato al suo destino. Anche quando applichiamo variabili, lo facciamo con una prevedibilità enorme, e le manteniamo per troppo tempo.
Anche dalla panca sembra esserci un adattamento alla negatività che logicamente ti prende quando non vinci mai. Invece di continuare a spingere e crederci invogliando i giocatori a provarci ed a fare cose differenti (mantenerli attaccati alla speranza e spronarli nonostante le assenze)

La crescita non andrebbe misurata solo con le vittorie o gli scarti delle sconfitte, ma con l'atteggiamento mostrato.

Settimana scorsa parlavo di atteggiamento, ed a inizio stagione sostenevo che ogni sconfitta la valuto a seconda del comportamento tenuto in campo dalla squadra.

Ecco, domenica l'unico che lottava veramente in campo è stato Eboua (anche l'unico che crea momenti positivi nelle ultime settimane) mentre tutto il resto era tra l'insufficiente ed una moscezza indegna. Inacettabile in un gruppo così giovane che dovrebbe avere tanta fame, se non per la squadra, anche solo per la propria carriera personale. Capisco il fattore depressione derivante dalle tante sconfitte consecutive, capisco le difficoltà di allenarsi in 6 tutta la settimana, ma questo non giustifica scendere sul parquet in questo modo. E qui è responsabile e tanto anche il coach, che nelle ultime settimane sembra aver perso completamente la speranza e la strada, di pari passo con il suo gruppo di giocatori.

Non so voi, ma per me sono le prime e uniche parole che ho udito da lui dopo l'esonero.