| E’ per questi motivi che state evidenziando che ci serve un italiano da quintetto. Poteva essere il Moro, e magari può’ (poco probabilmente) ancora esserlo, e può’ diventarlo ben più coerentemente con le visioni del nuovo allenatore il Cincia. Con un italiano affidabile e forte in quintetto, per me lo sono sia il Moro che il Cincia, si possono prendere, come lucidamente s’e’ fatto l’anno scorso, SOLO quattro americani, almeno inizialmente, per poi capire cosa fare successivamente se per rendimento di qualcuno dei citati o altri, o per infortuni la squadra abbia necessità di un’integrazione/rafforzamento. Tale soluzione ti consente di emanciparti ancor di più dall’inesistente mercato italiano delle riparazioni, come abbiamo ben visto nell’anno appena passato. Se poi lo slot libero di straniero (e di visti utili ne avevamo a bizzeffe……..) lo usi per confermare il “relativamente utile” Gud, nel mentre ti era già’ rientrato da qualche settimane il giocatore infortunato (Tambo) e ti si era nel contempo infortunato gravemente un altro giocatore (Valerio), che pensavi di sostituire sul mercato italiano…………. Tutto il sopra riportato ragionamento va a ramengo (LA CAPPELLA GALATTICA DEL GELSOMINO, che c’ha sputtanato la stagione, fino a quel momento eccezionale……). In tutto questo contesto Delfino non rileva, mentre a mio avviso rilevano molto i suoi 15 minuti circa in campo. Con un italiano da quintetto e quattro americani, i “titolari” sono ok e dalla panca uscirebbero Tambo, Visco, Carlito appunto, Valerio e Tote’. Ovvio che se Carlito volesse un ruolo più centrale ………. Andrebbe fatto un ragionamento diverso.
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