CITAZIONE
Il capitano “tranquillo” della Pisaurum, squadra fresca vincitrice del campionato, ci fa il resoconto di questa annata vincente. E fa le carte ai playoff
In una nazione dove lo sport principale è quello di alzare la voce per sopravanzare le idee altrui, dove l’insulto è alla regola del giorno, dove l’esasperazione per qualsiasi cosa, anche la più inutile, viene elevata ai massimi vertici, un personaggio come Giacomo Gennari fa letteralmente storia a sé.
Alzi pure la mano chi almeno una volta con qualcuno, compagno o arbitro o avversario che sia, praticando un qualsiasi sport ( agonistico o la classica partitella tra amici del bar ) non si sia mai incavolato. Beh... Gennari quella mano la potrebbe alzarla e chiunque ci abbia mai giocato contro potrebbe sicuramente confermarlo.
Il capitano del neo-promosso Pisaurum è fatto così, scherza, ride, non accetta provocazioni e anche davanti all’arbitro più pirla, al massimo, fa spallucce e torna subito a giocare.
Quando gli ho chiesto di fare quest’intervista sulla sua stagione vincente oltre ad accettare subito, mi ha pure chiesto quando doveva venire e a che ora IO (!) preferivo…
Sp: Allora Genna... sappi che ho aspettato una settimana per farti smaltire la sbornia dei festeggiamenti… ma ora che sei lucido vorrei chiederti di venerdì scorso, alla celletta, al suono della sirena, cosa hai provato veramente?
Ge: Grazie per il tempo concessomi (ride). Per quanto riguarda venerdì al termine della partita ho provato solamente un grosso sospiro di sollievo, mentre durante il match non mi rendevo conto del cronometro e che la stagione stava per terminare.
Sp: Qual è stato il momento più difficile della stagione.
Ge: Sicuramente la sconfitta a Fabriano dopo 2 supplementari la quartultima di ritorno. Lì la situazione si era fatta grigia anche per l’aggancio da parte del Marzocca.
Non potevamo più sbagliare…
Sp: E invece quanto ti sei sentito dentro la frase: “ORA DOBBIAMO ANDARE SU”?
Ge: Dopo la vittoria di Senigallia ci siamo sentiti obbligati ad essere promossi…
Sp: Molti dicono che voi siete una squadra con S maiuscola nel senso che tutti hanno portato acqua al mulino, ma chi ti senti di dire che è stato l’indispensabile?
Ge: Indubbiamente Melchiorri. La mente della squadra. Con la sua esperienza ( 6 anni a Fermignano in C2 ) è stato il trascinatore anche nei momenti più difficili.
Sp: …E ora la C2. Con il salto di categoria cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
Ge: Più dura. Avremo 3 allenamenti la settimana invece dei 2 attuali. Le trasferte saranno più lunghe. Partiremo con un profilo basso e come obiettivo quello della salvezza. Sono curioso ( è la prima volta che ci gioco ) e avrò motivazioni nuove.
Sp: Ecco la prima patata bollente: dimmi i pregi e i difetti del presidente Maggiotto!
Ge: E’ una persona che cura tutto nei minimi particolari, dal pullman per le trasferte alle divise, dagli accappatoi ai giubbotti, fornisce un servizio da serie superiore. Non mette troppa pressione sulla squadra nonostante ci tenga moltissimo. E’ sempre presente agli allenamenti, tiene il gruppo unito ( anche con cene di pesce !), una brava persona.
Sp: Fin qui bene Genna… ma ora spara!
Ge: Mi metti nei guai…
Sp: Seeeee… ma se sei il suo cocco…
Ge: Ok: vuol prendere spesso decisioni tecniche che spettano al coach. E si agita troppo nelle partite… Troppo!
Sp: Torniamo al quel 2 febbraio a Senigallia, decisiva, meritata, ma quanto realmente attesa alla vigilia.
Ge: Siamo partiti per difendere quantomeno la differenza canestri ( +5 ), fare una partita non al loro ritmo ma al nostro e quindi veloce, di corsa, cercandoli di portare in un finale punto a punto poi tutto quello che veniva era benaccetto.
Sp: Genna spiegami una volta per tutte come fai a rimanere così tranquillo sempre…
Ge: Spina credimi m’incazzo pure io, ma non lo do a vedere. Possiedo un gran self-control e sono convinto che le buone maniere siano il rimedio migliore e ti consiglio di non parlare con gli arbitri… mai.
Sp: Fosse facile… Genna… ma dimmi, ora guarderai tutti dall’alto verso il basso al Cristo Re quest’estate?
Ge: Adesso me lo tirerò un po’. Pretendo di giocare con chi decido io (ahah).
Sp: A parte gli scherzi… quando pensi di vincere l’unico vero torneo di basket che conta: il memorial di Bacco?
Ge: Finché sarò in squadra con Ross ( Ronci ) non ho possibilità alcuna. Scherzo e mando un grosso saluto allo sceriffo, rinnovo l’accordo e prometto battaglia!
Sp: Quando metterai un tiro frontale. Se mi paghi ti aiuto io.
Ge: In estate lavorerò sodo per avere questo benedetto tiro dalla media, ma sottolineo il grosso miglioramento nella percentuale dei tiri liberi…
Sp: Dimmi del feeling con Briscoli, praticamente siete simili ma in campo vi integrate a meraviglia. Come fate ?
Ge: Ci viene spontaneo non pestarci i piedi. Lui più lo menano più fa canestro e attira molti raddoppi. Non diamo punti di riferimento agli avversari…
Sp: Confermo. Ma cambiando discorso è vero che da quando sei diventato primo della classe, le donne non ti perdono mai d’occhio ?
Ge: Sono attorniato da ragazze, è vero, ma non perché gioco a basket …. Ma solo perché possiedo un fascino ANIMALE ! ( la morosa ora mi strozza …)
Sp: Ora manca solo una piccola cosa poi ti lascio alle sue cure: mettiti nei panni di Maurizio Mosca e leggimi i prossimi play-off.
Quarti:
Sp: MARZOCCA – DORICO -Ge: 2 – 0
Sp: CASTELFIDARDO – STELLA MARIS -Ge: 1 – 2
Sp: LORETO - FERMO -Ge: 1 – 2
Sp: VALLEMIANO - MONTELABBATE -Ge: 2 – 0
Semi:
Sp: MARZOCCA - STELLA MARIS - Ge: 2 – 0
Sp: FERMO - VALLEMIANO - Ge: 1 – 2
Finale :
Sp: MARZOCCA - VALLEMIANO.Ge : favorita Marzocca 51%.
Sp: Naturalmente da vero cronista riporto senza commento alcuno… Ma dimmi …ultimissima frase?
Ge: Vorrei chiudere dicendo solo che è stata una gioia doppia vincere con tutti i gufi che puntualmente ogni partita di cartello ci davano perdenti!
Eccolo il sassolino nella scarpa che Genna si voleva togliere da un pezzo. Lui è fatto così, come tutti quelli che parlano poco, quando parla lo fa per una ragione valida.