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| stamattina sono andato a Pesaro per lavoro e mentre tornavo alla macchina, davanti all'hotel Savoy, ho visto Allred che sembrava stesse aspettando qualcuno, d'impulso sono andato da lui per farmi fare un autografo, mi avvicino e gli faccio: "Allred, sorry, io no parlo english, mi fai un autografo?" - lui mi fa "ciao" ma sembra non capire, al che penso tra me e me: "cazzo, io non parlo l'inglese, lui è sordo, la storia è complicata" allora prendo tra i miei documenti di lavoro un pezzo di foglio bianco, glielo metto sotto i documenti per dargli appoggio e con una penna gli mimo il gesto di scrivere, lui sorridento mi fa: "contract?" - io:"no,no" - aveva capito che volevo un autografo, d'altronde lui è una star NBA, chissà quante volte gli sarà successo di fare autografi...... io soddisfatto gli stringo la mano lo saluto con un "grazie, ciao", lui ricambia con "ciao" e mi dirigo alla macchina felice come un bambino che ha appena completato il suo album Panini, metto in moto e vado verso la via di casa ancora inebetito dall'estasi di aver conosciuto il mio idolo; ma quell'estasi mi gioca un brutto scherzo, infatti, incurante della "cultura delle striscie pedonali" che vige a Pesaro (e non a Mondolfo) poche centinaia di metri dopo devo ricorrere a tutta la mia prontezza di riflessi per non cacciare sotto una signora che attraversa la strada - frenata secca - tachicardia - insulti della signora...... insomma tutto è andato bene ma l'ho vista veramente brutta.... la lezione di questa storia è che bisogna rimanere sempre con i piedi per terra e anche nei momenti più entusiamanti non farsi trasportare troppo e mantenere sempre lo sguardo vigile perchè la vita quotidiana è piena di insidie
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