| " Campagna abbonamenti chiusa senza sussulti: accendete il sacro fuoco
A NOVEMBRE sarà molto in voga il "Monday Night" per la Vitelle, impegnata sia con Trieste che con Cantù di lunedì sera. Contro Cavaliero e compagni si giocherà lune- dì 12 novembre, mentre la sfida in Brianza sarà disputata il 19 novembre: entrambe le gare inizieranno alle 20,30 per la piattaforma di Europlayer. Non il massimo per gli abbonati che, si sa, amano l'orario canonico della domenica, le 18.15. Quale migliore occasione, allora, per vivere insieme la sfida alla grande Milano, una delle migliori squadre messe insieme dall'Armani nelle ultime stagioni, capace di farsi rispettare anche in Europa. Ce ne saranno una cinquantina in più sugli spalti di abbonati: quelli che dopo la prima vittoria con Pistoia ci hanno ripensato, recandosi nella sede di via Bertozzini. Una quindicina di persone in fila il primo giorno, il 9 ottobre, poi i risultati successivi non hanno aiutato ad ingrossare le fila. Campagna abbonamenti chiusa, perciò, senza grossi incrementi.
DA QUESTO bisogna trarre un insegnamento: i prezzi ribassati non sono il motivo, o almeno non l'unico, per cui la gente si abbona, anche se in molti - una volta deciso - hanno scelto di risparmiare, spostandosi nelle nuove curve. Ma la vera ragione per cui un appassionato fa l'abbonamento, tralasciando la fede inattaccabile dello zoccolo duro che andrebbe comunque al botteghino, è il prodotto offerto, il giocatore simbolo. Con tutto il rispetto per Monaldi e Ancellotti, ottimi ragazzi e discreti giocatori, erano altre le conferme che la gente sognava: Clarke, Braun, Mika, magari anche Bertone che, partito fra i mugugni, ha finito fra gli applausi. La tesi di Pesaro come un'accademia cestistica che il presidente Costa sta propugnando è interessante, ma lo sarebbe di più se la Vuelle potesse costruire per sé e non per gli altri. Se riuscisse a prendere giovani, soprattutto italiani ma anche americani, sui quali puntare ed ai quali affezionarsi. Niente di tutto questo è successo nelle ultime stagioni: tutti i diamanti grezzi scoperti da Cioppi e valorizzati dallo staff, hanno preso poi altre strade. Ecco il perché della frustrazione dei tifosi: in estate si era sperato in qualcosa di più da questo roster, ma guardando approfonditamente alle carriere degli stranieri arrivati, ci si rende conto che sono poco più che rookie. Nessuno di loro ha mai giocato in Italia, due di loro nemmeno in Europa. E l'età media continua ad essere bassa, quindi l'inesperienza di come si gioca in questo campionato la fa ancora da padrone. Questo è il bicchiere mezzo vuoto.
IL BICCHIERE mezzo pieno invita però a guardare i tanti sponsor di grido che si sono avvicinati alla vigilia della stagione: Vitri, Aster, IIva, Ranocchi, Starline. Non è sbagliato pensare che uno di loro possa fare il grande passo dando al club la possibilità di programmare. Ma bisogna farli innamorare. E il modo in cui la Vuelle ha giocato queste tre partite difficilmente potrà far scoccare il colpo di fulmine. Perché la verità l'ha detta McCree, smontando il nostro voler emulare gli americani: va bene la cornice, ma è il quadro che conta. «Mi piace il vostro basket - ha detto Erik - perché la gente viene al palazzo essenzialmente per vedere la partita non per passare il tempo: è questo il vero evento per i tifosi». Tutti gli sforzi per creare un ambiente gradevole all'arena funzionano se in campo c'è l'arrosto. Altrimenti è solo fumo."
Carlino
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