| “ Impianti sportivi: tetto massimo a 200 posti per i palasport di A, percentuale minore per gli altri
Il Governo stringerà ulteriormente le capienze degli impianti sportivi mettendo un tetto inderogabile a 200 persone per gli sport al chiuso. L’ipotesi della percentuale di riempimento proposta dal Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini sarà applicata per gli impianti più piccoli: nel basket le palestre della B (capienza minima 400 spettatori) avranno un tetto più basso di quota 200, che resterà il massimo invece per il campionato di serie A senza distinzioni di capienza dell’impianto, anche negli impianti oltre i 10mila posti come Milano, Roma e Pesaro.
L’intenzione iniziale era quella di stringere ulteriormente a quota 100 (con gli stadi all’aperto a 500), ma il provvedimento dovrebbe confermare le regole del DPCM del 7 agosto, vietando però alle Regioni le deroghe con provvedimenti più ampi che avevano portato Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Lombardia, Puglia e Veneto ad aprire i palasport a percentuale (25% e poi 15%) o a tetto massimo (1000 o 700 spettatori).Il tema ha importanza strategica per la tenuta dei conti dei club di serie A: nessuna società di qualsivoglia categoria ha ignorato il problema in fase di budget previsionale, tagliando la voce incassi tra il 30% e il 70% rispetto allo scorso anno. Ma tra riduzione ed azzeramento, come accadrà dal prossimo turno in funzione del DPCM in fase di approvazione, passa una differenza sostanziale. Da capire se nei prossimi giorni si concretizzerà l’ipotesi di anticipare l’assemblea di Lega Basket attualmente in programma il 29 ottobre per analizzare la situazione tra i 16 club professionistici. Nei giorni scorsi anche Pietro Basciano, presidente di LNP; era sceso in campo per chiedere il 25% di capienza per gli impianti dei campionati nazionali.
Sul tema capienze è intervenuto nuovamente Gianni Petrucci in occasione dell’intervista rilasciata ieri a RadioRai, sottolineando nuovamente la sordità del CTS alle sensibilità espresse dal basket e dallo sport in generale: “Se il calcio rischia il default, per il basket la situazione è ancora peggiore. Gli esperti del CTS li vediamo in TV, ma non ci si può parlare: dicono solo no senza spiegazioni alle nosstre istanze. Uno può essere ricevuto anche dal Santo Padre, ma loro non puoi incontrarli…”
SuperBasket ————————— “ L’ungherese silura la Reyer Mortifero nel tiro dalla distanza
L’ala firma una doppia doppia. Bene anche Cain e a Massenat. Bagliori sono arrivati . da Drell e un lucido Robinson
Drell 5,5. Un paio di lampi e meglio di altre volte. Bella un’entrata contro Daye. Chiude il match con 2 su 3 da sotto e 0 su 1 da tre. In campo 13 minuti, un... secolo rispetto alle altre partite.
Massenat 7. Una gara dai due volti, coi primi venti veramente impercettibili, segnati solamente da tre penetrazioni. Nella ripresa la svolta: piazza anche tre triple dallo stesso punto che aiutano Pesaro a fuggire. Sale col passare dei minuti e chiude con 5 su 7 da due, 3 su 4 da tre e 3 su 3 nei liberi.
Filloy 6,5. Una gara, la sua, che se viene letta solamente sui numeri non vale con quell’1 su 6 da tre. Ma è un match di personalità e l’unico tiro che ha messo dalla distanza è stato quello che ha definitivamrente mandato in tilt Venezia. Gioca anche quando sembra che non giochi. Chiude con 4 su 7 da sotto e 1 su 6 da fuori, conditi da 3 assist.
Calbini ng. In campo un battito di ciglia.
Cain 7. Non ha subìto il più tecnico Watt, non si è caricato di falli, ottimo inizio di gara. Ha sempre tenuto bene il campo e ha portato a casa anche 10 rimbalzi. Tra i migliori della formazione biancorossa. Chiude con con 4 su 5 da sotto.
Robinson 6. Partita magnifica? Non si potrebbe dire, ma certamente il play americano ha tenuto bene il campo e stavolta non è mai andato sopra le righe. Classica gara pulita, non ha mai dovuto forzare anche perché c’era chi faceva canestro. Chiude con con 2 su 4 da due, 1 su 2 da tre e 5 rimbalzi.
Tambone 6. Gara da leggere più in difesa che in attacco. Comunque, pure lui prezioso con le bombe importanti. Chiude con 0 su 2 da due e 2 su 4 da tre.
Filipovity 8. Sicuramente il migliore in campo, non tanto perché ha fatto 23 punti, ma soprattutto per come ha marcato Daye. Sempre a rimorchio sui contropiedi delle guardie. Gara di livello. Nel terzo quarto spietato nelle triple, l’uomo che ha spaccato la gara, affondando Venezia. Chiude con 3 su 5 da due, 5 su 8 da tre, 2 su 2 nei liberi e conquistando anche 10 rimbalzi. Doppia doppia da urlo.
Zanotti 6. Una partita da leggere come grande aiuto nella lotta sotto i tabelloni. Nel’ultimo quarto di gara, il più delicato, sempre in campo, al fianco di Cain. Anche una tripla da raccontare. Tatticamente efficace e di grande aiuto per Repesa nel finale, quando aveva bisogno più che di punti, di solidità a rimbalzo. Chiude con 0 su 3 da sotto, 1 su 2 da fuori e 7 rimbalzi.”
Carlino
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